Fringe benefit 2025: tutte le novità
Il 30 dicembre scorso, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato le tabelle 2025 fornite dall'Automobile Club d’Italia, che sono utilizzate per calcolare in modo forfettario i fringe benefits derivanti dall'uso dei veicoli aziendali. Questi veicoli possono essere destinati sia a uso promiscuo (sia lavorativo che privato) che a uso esclusivamente privato. Le stesse tabelle vengono impiegate anche per determinare i rimborsi chilometrici per i lavoratori autonomi.
Ogni anno vengono preparate due serie di tabelle, una per i veicoli attualmente in produzione e una per quelli fuori produzione. Queste tabelle sono divise ulteriormente per tipo di alimentazione del veicolo e indicano:
- I costi chilometrici per i viaggi di lavoro effettuati dai dipendenti con il proprio veicolo.
- I costi utilizzati per calcolare l’imponibilità dei fringe benefits per i dipendenti che utilizzano veicoli aziendali per scopi lavorativi e privati.
Nel caso di nuovi veicoli immessi sul mercato durante l’anno e non inclusi nelle tabelle, il valore fiscale del fringe benefit si calcola facendo riferimento al veicolo con caratteristiche simili, tenendo conto della tipologia di alimentazione e delle emissioni di CO2 per chilometro.
A partire dal 2020, la Legge n. 160/2019 ha cambiato il metodo di calcolo del valore fiscale delle auto aziendali. Per i veicoli immatricolati prima del 30 giugno 2020, il calcolo si basa sul 30% di un importo che corrisponde a 15.000 km percorsi. Per i contratti stipulati dal 1° luglio 2020, invece, il calcolo dipende dalle emissioni di CO2 del veicolo:
- Se le emissioni sono inferiori a 60 g/km, si applica il 25% dell'importo dei 15.000 km.
- Se le emissioni sono tra 60 e 160 g/km, si applica il 30%.
- Se le emissioni sono tra 160 e 190 g/km, si applica il 50%.
- Se le emissioni sono superiori a 190 g/km, si applica il 60%.
Per i veicoli immatricolati prima del 30 giugno 2020, il calcolo resta invariato al 30%.
La Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) interviene ulteriormente sulla determinazione del fringe benefit per le auto aziendali con l’obiettivo di incentivare la diffusione di veicoli a minor impatto ambientale, favorendo la transizione ecologica. A partire dal 1° gennaio 2025, per le auto nuove con contratti stipulati dal 2025, il valore del fringe benefit sarà calcolato così:
- Per veicoli ibridi e motori a combustione, si assume il 50% del costo chilometrico basato sulle tabelle ACI.
- La percentuale si riduce al 20% per i veicoli ibridi plug-in.
- La percentuale scende ulteriormente al 10% per i veicoli elettrici a batteria.
Inoltre, i fringe benefits non sono soggetti a imposte e contributi se il loro valore totale non supera i 1.000 euro per i lavoratori senza figli a carico, o 2.000 euro per quelli con figli a carico.
Queste modifiche fanno parte di una strategia più ampia per ridurre i sussidi dannosi per l'ambiente, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le auto con motori a benzina o diesel, in particolare quelle con emissioni tra i 60 e i 160 g/km, subiranno un aumento del fringe benefit, mentre i veicoli con emissioni superiori a 190 g/km vedranno una riduzione del valore imponibile.
La riforma potrebbe portare a un aumento del valore imponibile delle auto aziendali, stimato in circa 1.600 euro all'anno, con la conseguenza che molte aziende potrebbero decidere di mantenere i veicoli esistenti invece di acquistare nuovi modelli, per evitare i costi aggiuntivi previsti dalla nuova normativa.